Riforma dello sport e lavoro sportivo
Cosa cambia dal 1° luglio 2023?
La sintesi delle principali novità in merito ai decreti legislativi 36 e 39 del 2021 e decreto correttivo riforma dello sport
Aggiornamento 28 giugno 2024
Proroga nomina Responsabile Safeguarding
Il CONI, con delibera presidenziale n. 159/89, assunta il 28 giugno 2024, comunica che il termine per la nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nelle Associazioni e Società sportive affiliate al Centro Sportivo Italiano è stato prorogato al 31 dicembre 2024. Questa decisione, presa in attesa della emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell'Autorità politica delegata in materia di sport, di cui all’articolo 33, comma 6, del d.lgs. n. 36/2021, estende il termine originario fissato al 1° luglio 2024 dalla deliberazione del Consiglio Nazionale n. 255 del 25 luglio 2023.
La Presidenza nazionale CSI rinnova la propria disponibilità nel seguire le ASD/SSD nelle esigenze legate a promuovere azioni di safeguarding e nell'affrontare gli adempimenti previsti.
Aggiornamento 24 giugno 2024
Safeguarding (scopri di più)
La riforma dello sport ha introdotto un nuovo adempimento a carico delle società sportive. L’articolo 16 del Decreto Legislativo 39/2021 richiede la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell'attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e
per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
Inoltre, tutte le Associazioni e Società Sportive devono nominare entro il 31 dicembre 2024, ex art. 33 D.Lgs. 36/2021 e delibera n.159/89, un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nei confronti dei minori (c.d. Responsabile Safeguarding), mentre entro il 31 agosto 2024, dovranno predisporre un modello organizzativo dell’attività sportiva e codici di condotta.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link: https://www.centrosportivoitaliano.it/servizi/consulenze-per-societa-sportive/safeguarding
Di seguito è possibile rivedere il webinar dedicato al tema "Safeguarding e società sportive - Tra adempimenti e modelli di prevenzione"
Aggiornamento 12 aprile 2024
I punti cardine della riforma del lavoro sportivo (in allegato)
Definizioni, ambiti di applicazione, tutele previste, adempimenti obbligatori: i punti cardine della riforma del lavoro sportivo sono riassunti nel documento realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro per lo Sport e i Giovani per accompagnare l’applicazione delle nuove norme alla luce del correttivo al decreto legislativo n. 36/2021.
Aggiornamento 21 febbraio 2024
Pubblicato l’elenco delle mansioni rientranti tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva ai sensi dell’art. 25 comma 1-ter del d. lgs. 36/2021, sulla base dei regolamenti tecnici delle singole discipline sportive, comunicate dalle FSN e dalle DSA, anche paralimpiche, al Dipartimento per lo Sport attraverso il CONI e il CIP.
Aggiornamento 30 gennaio 2024
Circolare n. 1/2024 INL - Ispettorato nazionale del lavoro (in allegato)
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha sospeso il termine ultimo previsto alla data odierna (30 gennaio 2024), per procedere alla iscrizione nel libro unico del lavoro (Lul) dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in ambito sportivo (decreto legislativo 36/2021) per l’anno 2023.
Aggiornamento 15 dicembre 2023
Proroga Statuti
Gli statuti delle ASD e delle SSD potranno essere modificati entro il 30 giugno 2024, senza imposta di registro.
La Camera ha approvato la legge di conversione del decreto Anticipi, il DL 145/2023, che contiene la proroga.
Lo slittamento è stato introdotto durante il passaggio del testo al Senato.
Oltre agli statuti, confermata anche la proroga al 30 gennaio 2024 per le comunicazioni obbligatorie dei rapporti di lavoro relative agli arbitri e ai direttori di gara.
Aggiornamento 6 dicembre 2023
Per approfondire le ultime novità sulla Riforma del lavoro sportivo il CSI ha organizzato il 6 dicembre un webinar con Giuliano Sinibaldi, commercialista e Docente della Scuola Regionale dello Sport delle Marche. Nel webinar sono state approfondite le risposte ai quesiti più frequenti dei dirigenti delle società sportive e addetti ai lavori e le richieste di chiarimenti sulle prossime novità in ambito sportivo.
Di seguito è possibile rivedere la registrazione del webinar.
La riforma dello sport è attesa ai blocchi di partenza per il 1° luglio 2023 (decreti legislativi 36 e 39 del 2021 e decreto correttivo riforma dello sport). Il Centro Sportivo Italiano intende affiancare le proprie affiliate, garantendo una serie di servizi e di opportunità che consentano il rispetto delle norme e, nello stesso tempo, favoriscano il lavoro dei dirigenti e dei responsabili delle società sportive.
Tra le novità più importanti, sicuramente quella relativa ai compensi sportivi dilettantistici che, così come conosciuti, non esisteranno più. Sono interessati dalla Riforma dello Sport tutti gli atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi e preparatori atletici, ma anche le figure, necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive. Tutte le figure di lavoratori escluse dalla norma di riforma dello Sport e dai regolamenti tecnici degli Organismi sportivi dovranno essere inquadrate secondo le ordinarie regole del lavoro (non sportivo).
Aggiornamento 29 novembre 2023
Mercoledì 6 dicembre dalle 10.00 alle ore 13:00 è in programma un Webinar sul “lavoro sportivo” dedicato a tutti gli operatori del settore. L'incontro è organizzato dal Ministero per lo Sport e i Giovani e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con Sport e Salute.
Cliccare qui per partecipare al Webinar
Aggiornamento 29 novembre 2023
Proroga invio flussi Uniemens per co.co.co. (allegato)
Nel messaggio n. 4268 del 29/11/2023 l’INPS comunica che “con riferimento alla trasmissione dei flussi Uniemens di competenza di “ottobre 2023”, che la scadenza di cui sopra è prorogata al giorno 7 dicembre 2023 .”
Pertanto il termine del 30/11/2023, comunicato con precedente circolare del 23 novembre, è prorogato di una settimana.
Aggiornamento 18 novembre 2023
Sanatoria al 30 dicembre per le co.co.co. sportive (allegato)
Pubblicato il Decreto del 27 ottobre 2023 firmato dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi di concerto con il Ministro del lavoro e politiche sociali Marina Calderone in materia di attività sportive dilettantistiche - UNILAV Sport. Il decreto prevede una sanatoria a fine anno per le comunicazioni delle co.co.co sportive dilettantistiche. Prorogato al 30 dicembre, infatti, il termine per tutti i contratti sottoscritti dal 1° luglio al 30 novembre. Le comunicazioni si potranno effettuare in via telematica dal Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RAS) o, in alternativa, compilando il nuovo modello "Unilav-Sport".
Aggiornamento 17 novembre 2023
Sicurezza nei luoghi di lavoro (in allegato)
Premesso che ogni situazione lavorativa della società va analizzata nel concreto, ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, la Presidenza nazionale del CSI ha elaborato un documento con la sintesi delle disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro previste nell'ambito della Riforma dello Sport.
Aggiornamento 14 novembre 2023
PA e Sport, firmato il Decreto Ministeriale (in allegato)
Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e il Ministero per lo Sport e i giovani hanno firmato il decreto ministeriale con cui vengono fissati i parametri per la gestione delle richieste dei dipendenti pubblici che intendano lavorare nello sport a titolo oneroso, in attuazione del decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120 che ha integrato la cosiddetta Riforma dello Sport.
Aggiornamento 8 novembre 2023
Nella piattaforma MyCSI (www.mycsi.it), accedendo con le credenziali della propria società sportiva, sono disponibili una serie di materiali, documenti, facsimili, ecc., utili per facilitare alcune procedure e gli adempimenti relativi al Lavoro sportivo, tra cui:
- Fac-simili documenti sociali (Atto costitutivo/Statuto, Assemblee soci o associati, deliberazioni CD/CDA, registro nazionale RAS, libri sociali)
- Fisco e lavoro (Contrattualistica, Lavori sportivi)
- Newsletter Fiscosport
- Slide webinar Riforma del lavoro sportivo dott. Sinibaldi
- Normative
- Policy infanzia e adolescenza (Procedura gestione segnalazione, codice di comportamento, Policy Infanzia CSI, Procedura Child Safeguarding Policy CSI, Slide webinar Policy CSI)
- Tutela dei minori (Codice di condotta CSI per la tutela dei minori, richiesta certificato casellario giudiziale e delega, autodichiarazione di condanne penali)
Aggiornamento 31 ottobre 2023
Circolare n. 88 INPS del 31/10/2023 (in allegato)
Nella circolare si illustra la nuova disciplina del lavoro sportivo ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, e successive modificazioni, con riferimento alle disposizioni che comportano l’iscrizione al Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi gestito dall’INPS e alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e ai relativi obblighi contributivi in capo agli Enti sportivi professionistici e dilettantistici.
Aggiornamento 27 ottobre 2023
Circolare n. 46 INAIL del 27 ottobre 2023 (in allegato)
Assicurazione all’Inail dal 1° luglio 2023 dei lavoratori subordinati sportivi e dei titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo- gestionale ai sensi degli articoli 34 e 37 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36.
Aggiornamento 25 ottobre 2023
Circolare n. 2/2023 INL - Ispettorato nazionale del lavoro (in allegato)
Nella circolare vengono fornite indicazioni per il personale ispettivo, nell’ambito del D.Lgs. n. 36/2021 recante “Attuazione dell'articolo 5 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo” come modificato dal D.Lgs. n. 120/2023.
Aggiornamento del 14 settembre 2023
La Presidenza nazionale del CSI ha elaborato il documento "La Riforma dello sport in pillole" (in allegato) con la sintesi delle novità introdotte dalla Riforma dello sport, alla luce del nuovo decreto correttivo.
Aggiornamento del 7 settembre 2023
Dopo lunga attesa è stato pubblicato il decreto correttivo bis della riforma dello sport. Proviamo ad offrire alcune indicazioni sintetiche, sui principali punti della riforma.
Ricordiamo che materiali, documenti, facsimili, ecc., utili per facilitare alcune procedure e semplificare alcuni adempimenti, sono disponibili nella piattaforma MyCSI, accedendo con le credenziali della propria società sportiva.
Adeguamento degli statuti
L’adempimento va effettuato entro il termine del 31/12/2023. Sulla piattaforma MyCSI (www.mycsi.it), accedendo con le credenziali della propria società sportiva, sono disponibili degli statuti-tipo, funzionali alla semplificazione degli adempimenti, accompagnati da un sintetico vademecum.
Le modifiche degli Statuti, effettuate a seguito degli adempimenti previsti dalla Riforma dello Sport, sono esenti dal pagamento dell’imposta di Registro.
Destinazione d’uso dei locali
In analogia con il Codice del Terzo Settore, ai sodalizi sportivi dilettantistici viene consentito di svolgere le proprie attività statutarie, purché non di tipo produttivo, in locali compatibili con tutte le destinazioni d’uso omogenee previste dal decreto del Ministero dei lavori pubblici n. 1444 del 2 aprile 1968 indipendentemente dalla destinazione urbanistica. Si tratta di una conferma rilevante, soprattutto per una serie di realtà che operano in specifici contesti, con una vocazione di presidio sociale ed educativo.
Lavoro sportivo
Il correttivo ha confermato quanto segue:
a) il limite di 24 ore per la presunzione di co.co.co. sportiva dilettantistica
b) per l’autorizzazione al lavoro sportivo per dipendenti pubblici vale il silenzio assenso entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta
c) Per tutti gli adempimenti inerenti alle co.co.co sportive dilettantistiche, nonché per i conseguenti versamenti, riferiti al periodo luglio 2023/settembre 2023 viene confermato una sorta di periodo di tolleranza sino al 31/10/2023.
Il Centro Sportivo Italiano APS, nella sezione di MyCSI dedicata, mette a disposizione delle affiliate delle indicazioni operative e dei facsimili per la gestione contrattuale delle “nuove co.co.co. sportive”. Si raccomanda la massima attenzione nell’adattare la documentazione alla propria realtà, evitando un semplice copia/incolla. Gli strumenti sono funzionali per procedere ad una semplificazione dei diversi adempimenti.
Mansioni
Un altro chiarimento importante presente nel correttivo riguarda le «mansioni» e il riconoscimento della figura di lavoratore sportivo. Il decreto stabilisce infatti che «è lavoratore sportivo ogni tesserato… che svolge verso un corrispettivo… le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva, tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva». Questo aveva generato elenchi ampi e fantasiosi, da parte di numerose realtà, includendo praticamente ogni sorta di profilo lavorativo. La versione finale del decreto annulla tutti questi elenchi e stabilisce che le mansioni necessarie per lo svolgimento dell'attività sportiva saranno inserite in un elenco tenuto dal ministero.
Di conseguenza, occorre attendere che il Ministero dello Sport certifichi tale elenco. Nelle more, le uniche figure riconosciute sono quelle esplicitate nella riforma dello sport e nei regolamenti tecnici federali delle singole discipline.
Irap
I compensi co.co.co. erogati dalle asd/ssd, fino alla soglia stabilita di € 85.000,00, restano al di fuori dalla determinazione della base imponibile.
Prestazioni occasionali
Si prevede la possibilità per ASD SSD, Federazioni, Discipline Sportive Associate, Associazioni Benemerite ed Enti di promozione sportiva, di utilizzare le prestazioni occasionali.
INAIL
Si specifica che i collaboratori coordinati sportivi sono esenti da obblighi Inail in quanto già coperti dalla tutela dell’obbligo assicurativo art. 51 legge 289 2002.
Contributi previdenziali e assistenziali
Si è stabilita la proroga dei versamenti relativi a compensi ai collaboratori corrisposti tra luglio e settembre 2023, che potranno essere effettuati entro il 31 ottobre.
Obbligo comunicazioni al centro per l’impiego
Anche per compensi relativi a contratti co.co.co. inferiori a € 5.000 annui è prevista la comunicazione obbligatoria al centro per l’impiego. L’obbligo si può assolvere attraverso il RAS entro il 30° giorno successivo del mese successivo all’inizio del rapporto di lavoro.
Libro Unico del Lavoro
Il correttivo ha previsto la tenuta anche attraverso il RAS, in un’unica soluzione, entro trenta giorni dalla fine di ciascun anno di riferimento (30/01/2024 per l’anno 2023).
Prospetto paga
Se il compenso annuale non supera i 15.000 euro nell’anno solare, non sussiste l’obbligo.
Responsabile protezione minori e safeguarding
La nomina del responsabile per la protezione dei minori è prevista da subito. La predisposizione dei modelli organizzativi per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, potranno essere assunti nei prossimi mesi, sulla base delle linee guida, dei codici e delle policies già elaborati dal Centro Sportivo Italiano APS. Anche in questo caso, in MyCSI e nell'apposita sezione del sito sono disponibili i documenti di riferimento. Per qualsiasi esigenza specifica, per quanto concerne la tutela dei minori, è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Su questo versante, ricordiamo che il decreto correttivo, per quanti diventeranno “lavoratori sportivi”, conferma l’applicazione delle norme sul certificato penale per quanti hanno contatti con i minorenni. Questo tema è disciplinato sia dal Decreto Legislativo 36/2021 che dal Decreto Legislativo 39/2021, entrambi facenti parte del gruppo di Decreti Legislativi riguardanti lo sport emendati nel 2021. Viene, appunto, riconfermato l’obbligo per le ASD e SSD di richiedere ai propri collaboratori/lavoratori il certificato penale del Casellario Giudiziale, come già previsto dal D.lgs. 39/2014.
La riforma dello sport è attesa ai blocchi di partenza per il 1° luglio 2023 (decreti legislativi 36 e 39 del 2021 e decreto correttivo riforma dello sport). Il Centro Sportivo Italiano intende affiancare le proprie affiliate, garantendo una serie di servizi e di opportunità che consentano il rispetto delle norme e, nello stesso tempo, favoriscano il lavoro dei dirigenti e dei responsabili delle società sportive.
Di seguito una sintesi delle principali novità.
Ambito giuridico-fiscale
Sarà molto importante comprendere le conseguenze sui contratti sportivi e sulle figure dei lavoratori sportivi.
A tal proposito, segnaliamo:
- il webinar del 26 giugno 2023 con Giuliano Sinibaldi, commercialista e Docente della Scuola Regionale dello Sport delle Marche, che a pochi giorni dall’entrata in vigore della riforma, commenta e illustra gli adempimenti a carico delle società sportive (slide in allegato).
- il progetto di collaborazione tra Centro Sportivo Italiano e il Network Fiscosport che garantirà, all’interno del progetto Sport Point 2.0, finanziato da Sport e Salute spa, un accesso convenzionato alle consulenze e ai servizi dei professionisti di FiscoSport, con uno sconto riservato alle realtà affiliate al CSI. Inoltre, sarà possibile ricevere “buoni sconto” ulteriori, recandosi presso i comitati provinciali di appartenenza, fino ad esaurimento dei medesimi ed iscrivendosi all' APP MyCSI. Con comunicazioni successive, sarà reso noto il network dei professionisti di FiscoSport che potranno essere contattati a costi convenzionati.
È possibile, inoltre, rivolgersi all’ufficio giuridico-fiscale della Presidenza nazionale per qualsiasi esigenza all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Tra le novità più importanti, sicuramente quella relativa ai compensi sportivi dilettantistici che, così come conosciuti, non esisteranno più. Sono interessati dalla Riforma dello Sport tutti gli atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi e preparatori atletici, ma anche le figure, necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive. Tutte le figure di lavoratori escluse dalla norma di riforma dello Sport e dai regolamenti tecnici degli Organismi sportivi dovranno essere inquadrate secondo le ordinarie regole del lavoro (non sportivo).
Le collaborazioni, infatti, potranno assumere due forme: lavoro sportivo o volontariato puro.
Il volontario presterà gratuitamente la propria opera nel settore sportivo, ma dovrà comunque essere assicurato per la responsabilità civile verso i terzi e non potrà essere remunerato in alcun modo. Potrà solo ricevere rimborsi spese documentati di vitto, alloggio, viaggio e trasporto, sostenuti al di fuori del territorio comunale di residenza.
Il lavoratore sportivo invece, in base alle modalità di svolgimento del rapporto, potrà assumere natura subordinata, autonoma (occasionale o partita iva) o di co.co.co con le rispettive tutele previdenziali e in materia di malattia, infortunio, gravidanza, maternità, genitorialità, disoccupazione involontaria (Naspi), salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel dilettantismo la prestazione “si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo nella forma di co.co.co.” se il rapporto di lavoro prevede non più di 24 ore (come da decreto correttivo) settimanali (esclusa la partecipazione a manifestazioni sportive) e la prestazione è coordinata sotto il profilo tecnico-sportivo secondo i regolamenti di Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate e Enti di Promozione Sportiva.
Novità invece per chi fa attività amministrativa-gestionale con i lavoratori che saranno inquadrati come co.co.co. e si applicherà la disciplina previdenziale e fiscale prevista per le collaborazioni coordinate e continuative sportive.
Assicurazione infortuni sul lavoro
Il lavoratore sportivo, sia subordinato che co.co.co, è assicurato contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La copertura assicurativa per responsabilità civile deve essere assicurata anche ai volontari (oltre a quanto già previsto per morte e invalidità permanente).
Obbligo comunicazione centri per l'impiego
L’obbligo di comunicazione ai centri per l’impiego dell’instaurazione di rapporto di lavoro subordinato e di lavoro autonomo in forma coordinata e continuativa, prevista dalla normativa vigente, si intende assolto attraverso la comunicazione da parte dell’associazione o della società destinataria delle prestazioni sportive al Registro telematico delle attività sportive dilettantistiche dei dati necessari all’individuazione del rapporto di lavoro sportivo.
Contribuzione INPS
L’aliquota contributiva per i dilettanti titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa e per i dilettanti che svolgono prestazioni autonome è fissata al 25%. In entrambi i casi, si applicano le aliquote aggiuntive previste per gli iscritti alla Gestione separata INPS a copertura di malattia, maternità, disoccupazione, ecc.
La norma dispone, inoltre, l’applicazione dei contributi previdenziali per la sola parte eccedente l’importo di 5.000 euro del compenso e una riduzione del 50% dell’imponibile previdenziale fino al 31 dicembre 2027.
Non si tratta di una decontribuzione, ma di una riduzione della base imponibile e conseguentemente delle relative prestazioni pensionistiche, che saranno riconosciute unicamente per gli importi effettivamente versati. La riduzione non riguarda le aliquote aggiuntive in vigore per tutela relativa a maternità, assegni per il nucleo familiare, degenza ospedaliera, malattia e congedo parentale, disoccupazione.
Franchigia fiscale sportivi: 15.000 euro/anno
Riguardo al fisco, nell’area del dilettantismo l’imposizione fiscale sarà applicata solo sulla parte eccedente 15mila euro annui (prima era 10mila); sotto questa franchigia non ci sono adempimenti.
Premi sportivi
Inoltre, gli importi erogati come premio legato al raggiungimento di risultati sportivi non costituiranno reddito, ma avranno una ritenuta alla fonte del 20%.
Semplificazioni per i Direttori di gara
Si semplifica la disciplina relativa alla prestazione dei direttori di gara, stabilendo che sia sufficiente per ogni singola prestazione una comunicazione o designazione da parte dell’organismo competente e non la stipula di un contratto di lavoro. Ai direttori di gara possono essere riconosciuti rimborsi forfettari per le spese sostenute per le attività svolte anche nel proprio comune di residenza. Saranno comunque sempre dovute le comunicazioni al centro per l’impiego, entro il novantesimo giorno del mese successivo della data di inizio del rapporto e per un ciclo di prestazioni non superiore a trenta.
Orari di lavoro per i lavoratori sportivi: da 18 a 24 ore settimanali
Si dovrebbe innalzare da diciotto a ventiquattro ore la soglia oraria settimanale, relativa alla durata delle prestazioni oggetto del contratto, entro la quale, nell’area del dilettantismo, in presenza dei requisiti previsti, il lavoro sportivo si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata e continuativa.
Lavoratori sportivi: quali regole per la sicurezza
Si prevede la possibilità di istituire una scheda sanitaria per ciascun lavoratore sportivo, in linea con l’articolo 41 del D.Lgs 81/2008, eliminando il riferimento alla prestazione non occasionale e stabilendo i tempi per le rivalutazioni diagnostiche e cliniche.
L’accertamento dell’idoneità psicofisica del lavoratore sarà definito da DPCM che prevede le modalità di valutazione medica dei lavoratori sportivi.
Il medico dello sport certifica l’idoneità psicofisica del lavoratore, mentre il medico competente ai sensi del D.Lgs 81/2008 monitora la salute dei lavoratori in relazione al contesto di lavoro, ai fattori di rischio professionale e alle modalità dell’attività lavorativa. Il lavoro sportivo, sia subordinato che autonomo, è coperto dall’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Come già citato, è necessario assicurare la responsabilità civile anche ai volontari (oltre a quanto già previsto per morte e invalidità permanente).
Dipendenti pubblici
I dipendenti pubblici che intendono collaborare con asd ed ssd è bene che facciano immediatamente richiesta al datore di lavoro dell’autorizzazione prevista. Il correttivo, infatti, stabilisce le norme specifiche per i dipendenti pubblici, con la previsione di un meccanismo di silenzio assenso per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per lo svolgimento dell’attività sportiva retribuita (extra orario di lavoro), mentre, in caso di attività non retribuita, sarà sufficiente una comunicazione al datore di lavoro. In attesa che decorrano i termini per il silenzio/assenso e giunga l’autorizzazione, si consiglia di procedere con la comunicazione relativa ad una prestazione volontaria.
Servizi ai territori
Il registro delle attività sportive dilettantistiche sarà strumento rilevante per il funzionamento della riforma. L’area nazionale servizi al territorio e tesseramento sta già seguendo, davvero una ad una, tutte le realtà che devono adeguare lo statuto, o non hanno provveduto alla regolare procedura di iscrizione al RAS, o presentino altre problematiche.
Sia per adeguare lo statuto, sia per mantenere l’iscrizione al RAS, con i conseguenti benefici, è assolutamente necessario inserire tutte le informazioni richieste e seguire attentamente le circolari inviate dall’area servizi al territorio e tesseramento. Dal RAS, infatti, passano le informazioni che il Dipartimento per lo sport, in automatico, trasmette all’Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso, ad oggi, il RAS non contempla tutte le funzioni previste dalla riforma dello sport; per questa ragione, diviene indispensabile restare aggiornati sulle procedure. Si raccomanda, pertanto, di leggere con attenzione tutte le comunicazioni che saranno inviate.
Per esigenze specifiche, l’area servizi al territorio e tesseramento è contattabile alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Codici di condotta e tutela minori
Esistono altri elementi legati alla riforma che è necessario che siano presi in considerazione da parte delle associazioni e società sportive. Con nota del 12 giugno 2023, il capo Dipartimento per lo sport ha ricordato a tutti gli organismi sportivi che ...devono redigere le linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell'attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale...
Il Consiglio nazionale del Centro Sportivo Italiano ha approvato un proprio codice di condotta per la prevenzione di ogni forma di violenza e discriminazione e ha anche già predisposto una policy a tutela dei minorenni che praticano sport nel CSI. Le associazioni e società sportive possono elaborare documenti propri o aderire, in automatico, a quelli del proprio organismo sportivo di affiliazione, cioè, in questo caso, a quelli elaborati dal Centro Sportivo Italiano.Ci teniamo a precisare che, già dal 2013, la presidenza nazionale del CSI, in collaborazione con Save The Children, la Comunità Papa Giovanni XXIII, l’Azione Cattolica Italiana e alcuni istituti accademici, nonché esperti interni ed esterni, ha approfondito il tema, con particolare attenzione alla tutela dei minori. Su questo versante, ha anche predisposto una documentazione “a misura di minori”, lanciando la campagna CSI SportLight, i cui documenti principali troverete in allegato e su cui avremo modo di fornire ulteriori informazioni attraverso gli strumenti associativi di comunicazione.
Il decreto correttivo alla riforma dello sport, sul tema, prevede un ulteriore punto su cui richiamiamo l’attenzione. L’articolo 33, al comma 7, recita:
... entro 12 mesi dall'entrata in vigore del presente decreto di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro della salute e con l’Autorit delegata per le pari opportunit e la famiglia, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono introdotte disposizioni specifiche a tutela della salute e della sicurezza dei minori che svolgono attività sportiva, inclusi appositi adempimenti e obblighi, anche informativi, da parte delle società e associazioni sportive, tra cui la designazione di un responsabile della protezione dei minori, allo scopo, tra l'altro, della lotta ad ogni tipo di abuso e di violenza su di essi e della protezione dell'integrità fisica e morale dei giovani sportivi. Ai minori che praticano attività sportiva si applica quanto previsto dal decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39, recante attuazione della direttiva 2011/93/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile. «La nomina del responsabile della protezione dei minori è comunicata all’ente affiliante di appartenenza in sede di affiliazione e successiva riaffiliazione».
Il correttivo, in sostanza, introduce una figura a tutela dei minori, da comunicarsi in sede di affiliazione o riaffiliazione.
Per supportare le affiliate, la Presidenza nazionale ha provveduto e provvederà ad aggiornare le procedure di affiliazione, favorendo la designazione del referente e ha predisposto alcune ed importanti iniziative per una fase di promozione e di sensibilizzazione che possa aiutare le società sportive a comprendere meglio un percorso di tutela dei minori che fanno sport (cosiddetta Child Safeguarding Policy):
- un corso di formazione in e-learning, per coloro che volessero approfondire il tema della Child safeguarding, a cui si può accedere gratuitamente dalla piattaforma CSI Academy. Il corso ha una versione più breve e una completa. Lo consigliamo a tutti gli adulti che organizzano e promuovono sport e, in questo caso, a quanti saranno referenti per la protezione dei minori;
- una mail dedicata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., a cui indirizzare tutte le esigenze e richieste sulla tutela dei minori e l’adozione di policy contro ogni forma di violenza e discriminazione. All’interno dell’area welfare è stata individuata una responsabilità, nella persona di Alessandra Pietrini, che può essere contattata per organizzare corsi di formazione on-site; promuovere webinar di approfondimento; agevolare l’adozione di policy a livello di società sportiva, attraverso una stesura specifica di testi e documenti;
- la campagna CSI Sport Light, con materiale pensato anche per i minori, per la diffusione e la promozione della tutela dei minori che fanno sport nel CSI. Il materiale della campagna, in PDF, può essere liberamente usato e diffuso per le esigenze di comunicazione e di approfondimento.
Su questo versante, ricordiamo che il decreto correttivo, per quanti diventeranno “lavoratori sportivi”, conferma l’applicazione delle norme sul certificato penale per quanti hanno contatti con i minorenni. Questo tema è disciplinato sia dal Decreto Legislativo 36/2021 che dal Decreto Legislativo 39/2021, entrambi facenti parte del gruppo di Decreti Legislativi riguardanti lo sport emendati nel 2021. Viene, appunto, riconfermato l’obbligo per le ASD e SSD di richiedere ai propri collaboratori/lavoratori il certificato penale del Casellario Giudiziale, come già previsto dal D.lgs. 39/2014. Conseguentemente, si suggerisce di avviare la richiesta immediatamente.